by Diego Barucco

L'alone di NGC 6543

Vi proponiamo una bella immagine inviataci dall'amico Glauco Uri dell'alone che circonda la complessa nebulosa planetaria NGC 6543, conosciuta anche come "Occhio di Gatto"

E' stata realizzata con un telescopio Newton da 400 mm con camera CCD starlight MX716. L'autore ha sommato varie esposizioni multiple, eseguendo una tricromia con filtri interferenziali, aspetto assai importante che serve nel momento in cui andiamo ad esaminarne le caratteristiche.
Le pose sono state le seguenti:

15 x 60s (Ha-OIII-Si2) + 7 x 250s (Ha-OIII-SII)

Al rosso è stato assegnato l'Ha, al verde l'OIII e al blu l'SII. La doppia sequenza di esposizioni è dettata dal fatto che la differenza di luminosità fra la planetaria e il suo alone è molto alta, per cui in esposizioni prolugate si rischia la sovraesposizione della parte centrale. L'idea dell'autore era quella di ottenere un'immagine che fosse leggibile e nella quale era possibile osservare insieme sia il nucleo che l'alone.

La tricromia a filtri interferenziali mostra la prevalenza dell'emissione di OIII rispetto all'Hapha che prevale invece nei margini esterni dei filamenti e nelle porzioni più lontane. La prevalenza di una ionizzazione in OIII dell'alone esterno è una caratteristica tipica delle giovani planetarie.
Inoltre in una nostra elaborazione nel nucleo si osserva un aspetto molto interessante, la luminosità che si irradia dalla nebulosa non decade gradualmente ma oltre un certo limite termina; è possibile, infatti, che ciò sia dovuto alla presenza di un involucro gassoso a gusci concentrici recentemente scoperto dal telescopio spaziale. Se ciò fosse confermato questa sarebbe la prima immagine amatoriale a ripredere questa caratteristica ma in mancanza di dati più precisi non possiamo azzardarci a proferire opinioni più certe.

L'immagine di Glauco Uri, grazie al generoso diametro dello strumento utilizzato e alla grande pazienza dell'autore, è certamente un bel esempio di questo aspetto poco conosciuto in astrofilia relativo a NGC 6543; tale immagine, oltre a mostrare le più deboli propaggini, ne mette in evidenza la complessa struttura grazie all'ottima risoluzione raggiunta. Possiamo certamente dire che è uno dei più significativi esempi in campo amatoriale.

 

 

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