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Abell 35 è una fra le planetarie più studiate del catalogo Abell se consideriamo nello specifico il gruppo di quelle che superano dimensioni tali da essere considerate delle planetarie giganti, la ragione è da ricercare in alcune precise caratteristiche che riguardano sia la stella centrale che le sue proprietà fisiche, le quali saranno qui approfondite.
PFP 1 è una recente ed interessante scoperta nel campo delle planetarie giganti. Grazie alle moderni strumentazioni anche gli astronomi amatoriali sono in grado di riprendere immagini di questa elusiva nebulosa che ancora nasconde qualche segreto a causa della mancanza di studi completi e di analisi.
E' disponibile la seconda edizione del The Brightest Planetary Nebulae di Massimo Zecchin, arricchita di nuovi contenuti e nuovi dati utili per l'osservazione visuale con piccoli strumenti delle più brillanti nebulose planetarie del cielo, a dimostrazione di come senza l'ausilio di grandi telescopi si può andare a caccia di nebulose planetarie con la stessa proficua soddisfazione ed emozione.
Capita sempre più raramente di valutare e contemplare un osservazione visuale, specialmente se questa è accompagnata da un eloquente disegno. L’uso ormai estremamente diffuso della camere CCD digitali offre un’importante estensione del lavoro di indagine o per diletto o per lavori più scientifici, ciononostante il rischio di un divario eccessivo tra il nostro occhio e il cielo attraverso un telescopio è sempre più presente.
Una grande planetaria collocata nella costellazione della Lince, la PuWe 1 rappresenta un soggetto non troppo estremo per essere affrontato con mezzi amatoriali, al contempo la scarsità degli studi che la riguardano incrementa l'interesse per un più analitico approfondimento.
Si comunica che è stata completata la schedatura del catalogo Abell, includendo tutte le nebulose planetarie o condidate tali in via di conferma.
La schedatura avrà come risultato di fornire un'ampia visione di questo gruppo di oggetti di cui molti dei quali non sono stati mai oggetto di studi.
Scoperta nel 1983 sulle lastre fotografiche della Palomar Sky Survey, la WDHS 1, catalogata anche come WeDe 1, è una delle più antiche e grandi nebulose planetarie conosciute, avendo come estensione reale un valore di 6,4 pc (Weinberger et al., 1983).
La sua posizione è a 3° 30' nord da Betelgeuse e 1° 10' da Mu Orionis, quindi si proietta sullo sfondo del ricco campo stellare della Via Lattea invernale.
Nel panorama delle nebulose planetarie estremamente evolute, grande importanza riveste la loro individuazione e lo studio delle caratteristiche fisiche, poiché il calcolo dell’età reale e cinematica di espansione fornisce un secondo parametro di confronto nell’analisi evolutiva delle loro stelle centrali in nane bianche.
Alfine di stimolare l'osservazione e l'imaging amatoriale di nebulose planetarie abbiamo inserito due elenchi molto utili per chi inizia ad avventurarsi in questo campo. Questi elenchi quindi forniscono una guida sia per l'osservazione, sia per la ripresa a largo e medio campo in quanto le nebulose planetarie vengono ordinate per luminosità e dimensioni.
Per iniziare - Elenchi Pratici